Candelette diesel: cosa sono e a cosa servono
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Direttore: Alessandro Plateroti

Candelette diesel: cosa sono e a cosa servono

Motore cilindri

Fondamentali per il corretto funzionamento del motore, le candelette diesel hanno un’autonomia di circa centomila chilometri.

Non tutti sanno che all’interno dei motori diesel si trovano degli elementi specifici, chiamati ‘candelette‘ (glowplug in inglese) a supporto del sistema di accensione del propulsore: è bene sottolineare come non vadano confuse con le candele di accensione presenti nei motori a benzina. Detto ciò, vediamo di seguito di cosa si tratta nel dettaglio.

Cosa sono le candelette dei motori diesel

Può capitare che, in condizioni ambientali con temperature particolarmente basse, i motori alimentati a gasolio facciano fatica ad accendersi. Per prevenire questa eventualità, molte Case costruttrici hanno equipaggiato questo genere di propulsori con una serie di elementi detti ‘candelette’.

Dal punto di vista tecnico, le candelette diesel sono alloggiate vicino agli iniettori; hanno una forma simile ad una penna di metallo. Nella punta si trova un filamento incandescente; questi deve essere realizzato con un materiale specifico, come ad esempio il platino o l’iridio, in grado di resistere sia all’ossidazione sia alle alte temperature.

Motore cilindri
Fonte foto: https://pixabay.com/photos/cylinders-engine-oil-machine-569151/
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Candelette diesel a cosa servono e come funzionano

Le candelette sono un elemento di ‘supporto’ al sistema di accensione dei motori diesel (e per questo sono montati vicino agli iniettori). Come già accennato, servono a garantire l’accensione del propulsore anche in presenza di temperature particolarmente rigide. Il motivo è presto detto: il calore della compressione, quando la temperatura esterna è bassa, viene assorbita dal corpo e dalla testa del cilindro. Questa dinamica rende difficoltoso, o impossibile, l’innesco (che non può prescindere dal calore necessario).

La candeletta è collegata direttamente all’impianto elettrico della vettura; quando il filamento al suo interno viene elettrificato, si surriscalda grazie alla particolare resistenza elettrica del metallo con il quale è realizzato. Il funzionamento di questa componente varia leggermente a seconda del tipo di motore:

  • nei propulsori a iniezione indiretta (noti anche come ‘motori diesel a precamera‘), le candelette diesel si trovano all’interno delle precamere di combustione;
  • nei motori diesel a iniezione diretta, invece, le candelette sono collocate all’interno della camera di combustione.

Ciò fa capire, in estrema sintesi, come funzionano questi elementi: il flusso di carburante pressurizzato attraverso gli iniettori viene a contatto con la punta incandescente della candeletta. In tal modo, viene innescata una combustione istantanea del carburante, anche se la temperatura del motore non è sufficientemente elevata, in modo tale da garantire lo ‘start’ immediato del sistema di propulsione anche a basse temperature.

Candelette diesel spia e manutenzione

La maggior parte delle autovetture il cui motore a gasolio prevede le candelette ha, nel quadro della strumentazione, un’apposita spia di segnalazione. Questa ha la forma di un filo che descrive un doppio nodo rivolto verso il basso: quando le candelette funzionano normalmente, la spia si illumina in fase di accensione e avvio del motore; diversamente, ossia se l’icona non resta spenta durante la marcia, è possibile che vi sia un’anomalia e che, per tanto, sia necessario intervenire effettuando un controllo oppure procedendo ad effettuare la dovuta manutenzione.

I problemi possono concretizzarsi in diversi modi. Le candelette diesel bagnate d’olio, ad esempio, non riescono a diventare incandescenti (o impiegano molto più tempo del necessario); parimenti, anche in presenza di un filamento bruciato, l’elemento non funziona e va sostituito. In entrambi i casi, l’accensione del motore può risultare più difficoltosa, specie se la temperatura esterna è piuttosto bassa.

Per evitare inconvenienti di questo genere, legati ad usura eccessiva, è lecito chiedersi quando cambiare le candelette diesel. In genere, questa componente è piuttosto longeva, in quanto ha una ‘durata’ di circa centomila chilometri (anche di più se la vettura viene utilizzata prevalentemente per le lunghe percorrenze).

Per controllare lo status delle candelette ci si può rivolgere ad un’officina oppure optare per il fai da te, avendo a disposizione gli strumenti adatti per testare la resistenza elettrica della candeletta. Il dispositivo necessario ad effettuare questo genere di verifiche è il multimetro; la procedura è abbastanza semplice: in primo luogo, è necessario spegnere il motore dell’auto. Poi, bisogna staccare il connettore della candeletta (si tratta forse del passaggio più delicato perché spesso gli elementi sono alloggiati in posizioni non facilmente raggiungibili, specie per chi non è molto esperto).

A questo punto entra in scena il tester (ossia il multimetro): dopo aver impostato il livello di Ohm – l’unità di misura della resistenza elettrica – sul valore più basso, bisogna collegare l’estremo positivo (il puntale rosso) sulla batteria dell’auto e l’estremo negativo (il puntale nero). Affinché la candeletta risulti ben funzionante, è necessario che lo strumento di misurazione indichi una resistenza nulla o molto bassa; se, di contro, il valore visualizzato sul display è pari a ‘1’, la componente è difettosa e deve essere cambiata con una nuova.

Come effettuare una sostituzione candelette diesel

Poiché le candelette dei motori diesel sono soggette a usura costante, ed in particolare a forti escursioni termiche, vanno trattate con delicatezza al momento della sostituzione per evitare il rischio che si spezzino.

Per questo, se si sceglie di effettuare in proprio la sostituzione della componente guasta o mal funzionante, è consigliabile utilizzare una chiave dinamometrica, attraverso la quale si può evitare di esercitare una pressione eccessiva che potrebbe rompere la candeletta da sostituire. Se l’ossidazione ha fatto incastrare la componente nel proprio alloggiamento, si può utilizzare un olio lubrificante (del tipo WD-40); guidando per alcuni giorni, si farà in modo di far penetrare l’olio nella filettatura, rendendo poi più agevole lo smontaggio della candeletta. In tal caso, quest’ultima va tolta a motore spento ma ancora caldo.

Una volta rimossa la vecchia candeletta, quella nuova non va montata immediatamente. Per assicurarsi che la componente sostitutiva funzioni al meglio, bisogna prima pulire l’alloggiamento per rimuovere residui di vario genere che potrebbero essersi accumulati al suo interno. Prima di procedere all’installazione, è bene passare le candelette per il tester, così da verificarne lo stato. Tenendo presente che, in genere, questo tipo di componente si usura allo stesso modo, le candelette vanno sostituite nello stesso momento: la spesa per un set completo è di circa 40 euro mentre un pezzo singolo può costare dai 10 ai 15 euro.

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ultimo aggiornamento: 28 Agosto 2019 17:32

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